“Ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena..un giorno la prenderò col vento nella schiena”..cantava De Andre’…
Ma lo sapevate che questo spensierato gioco ha addirittura origine nel mito greco???
E’ legato alla sfera della natura e della libertà (Dionisio: la natura, l’eros e l’ebrezza, e Zoe:la vita), nonché alla sensualità virginale. Ma la vertigine che genera è il richiamo irresistibile di Thanatos, la dolce morte…
E dunque narra il mito.. c’era una volta Erigone..
Che eta figlia del pastore Icario. Costui ricevette da Dioniso il segreto del vino, e ne fece dono ai suoi colleghi pastori che, credendosi avvelenati, lo uccisero. Così Erigone, di fronte al cadavere del padre, lanciò una maledizione. Giurò che da quel giorno, nella ricorrenza del suo gesto, tutte le vergini si sarebbero impiccate sino a quando gli assassini del padre non fossero stati trovati ed il suo sacrificio espiato. Lanciato “l’incantesimo” e consacratolo agli dei, Erigone si impicco’ all’albero.
Fu ina vera ecatombe: di fronte a quel susseguirsi di impiccagioni verginali non restò, per gli ateniesi, che rivolgersi all’oracolo di Delfi. Costui trovò la soluzione per annullare il sortilegio: bisognavano inventare un gioco che potesse simboleggiare l’impiccagione senza causare la morte. Così nacque il rito dell’altalena.