(Tutto quello che avremmo voluto sapere sui misteri dell’Arte, ma che a scuola non ci potevano dire) . Un saggio avvincente sui segreti che si celano dietro alle opere d’arte del nostro cattolicissimo Rinascimento.
Non sono riuscita a distogliermi per un solo attimo dalla lettura di questo meraviglioso libro: da amante dell’arte e cacciatrice di misteri quale sono, ho trovato mille spunti che potrebbero ispirare altrettanti romanzi di Dan Brown.

Una per tutte: il Pneuma di greca memoria platonica rivisitato in chiave orientale (mi riferisco proprio al Blu Shiva e al Prana del nostro Yoga!) alla corte dei Medici, a fare capolino in bella vista, nella Primavera del Botticelli. Un richiamo che parte come un’eco e procede da Zefiro per fissarsi nei “polmoni” invisibili raffigurati al negativo dietro al bosco che incornicia Flora e dove troneggia Venere.
Ma poi ci sono le verità nascoste di Leonardo (e il motivo per cui scrivesse da destra a sinistra come nei testi ebraici), e il suo legame d’amore col Salaino che ha dato i suoi migliori frutti in alcuni capolavori del Maestro. E che dire della Monnalisa desnuda?
Quando gli ultimi veli sono caduti su alcuni segreti di Michelangelo, allora la mia sete di verità nascoste ha toccato l’apice. Non volevo credere a quello che leggevo, ma da sempre sappiamo che Dio è in noi: lo possiamo intuire trascendendo il nostro potere intuitivo. Mezzo millennio prima dell’avvento della fisica quantistica e delle nuove teorie sui mondo paralleli, Michelangelo ha dipinto sulla Cappella Sistina quello che poi avrebbe affermato Einstein: la mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è solamente il suo servo fedele…
Perdersi questo libro è come perdersi il tassellino mancante di un mosaico frammentato che ricomponiamo da secoli… Impareggiabile