Un San Valentino speciale a Montecarlo

Je t’aime. I love you. Te quiero mucho. Ti amo. Ya lyublyu tebya.

(Ora però basta, che mi si stanno aggrovigliando le lingue!)

Da qualche settimana Montecarlo si sta trasformando in una favolosa città dell’amore. Poliglotto. Perché il vero amore, si sa, non conosce né confini, né lingue! Così, in ogni angolo della città, che tu sia italiano, francese, inglese, russo o cinese, ti invitano in ogni idioma possibile a trascorrere questo magico giorno nelle soirées thématiques organizzate dal Café de Paris, dall’Hotel Hermitage o da altri splendidi ristoranti o location di nomea internazionale (come la famosa Salle des Etoiles dello Sporting Club). Tutte meravigliosamente addobbate per l’occasione.

non ce amore

Pretesto che hanno ovviamente colto, in parallelo, anche le lussuosissime vetrine dei negozi (che dico, negozi? boutiques) di tutto il Principato.

A scanso di equivoci, non pensiate infatti che il motto in questione, nella giornata dedicata agli innamorati, sia il famoso detto “Due cuori e una capanna”…. (!) Vi sbagliereste di grosso e rischiereste di pagare caro la vostra gaffe: qui a Montecarlo, con gli affitti dei garage alle stelle, anche accontentarsi di una semplice capanna è cosa molto impegnativa! (Basta pensare agli esclusivi chalet allestiti per gli addobbi di Natale: meglio di un albergo di lusso!).

Fatto sta che per un’italiana in astinenza di tradizione e di ricordi come me, sembrano lontanissimi i tempi dei famosi, vecchi Baci Perugina: «Dillo con un bacio*»! Roba da Preistoria.

Se non ci credete fate la prova. Osate a regalare anche un solo tubo di cioccolatosi Baci alla comune Madame locale, senza aggiungerci almeno un piccolissimo solitario, e vedrete come sarete apostrofati, a proposito del posto più idoneo per collocare quel tubo. E senza nemmeno una poesia che accompagni il prezioso bon bon!

Fatto sta che “città dove vai, amore che trovi”, anche le griffatissime vetrine del Carré d’Or si sono messe al passo coi tempi. Archiviato l’amore romantico, ormai molto démodé (i soliti utopisti scalderanno forse il cuore, ma non l’economia), via libera a qualche sfumatura più piccante di rosa (fucsia?). E così ecco comparire in codice inequivocabili messaggi in stile «Comprami, io sono in vendita, e non mi credere irraggiungibile», che del resto sembra ormai diventato il nuovo slogan internazionale.

Avete provato, per esempio, a dare anche solo un breve sguardo ai negozi di lingerie? E non parlo solo della nota griffe Victoria’s Secret. Mascherine ammiccanti in stile Eyes Wide Shut, reggicalze da urlo, guêpière, bustier, stringivita e reggiseni a luci rosse. Insomma: qualcosa di veramente super hot, da alzare la temperatura anche in questi ultimi giorni di inverno. Come se la città pullulasse di Mr Gray da conquistare, e tutte noi fossimo a caccia di emozioni molto particolari… (Il che, sinceramente, non guasterebbe… ma sta parlando la Samantha che è in me e ora la faccio tacere. Fatto: rieccomi nei tranquilli panni di mamma!)

biondaIl dubbio però, devo ammettere che viene: forse che i vetrinisti sono stati colti da un’ondata di amnesia collettiva e hanno confuso le eleganti vie del Carré d’Or con i quartieri a luci rosse di Amsterdam? Tutto può essere, se si considera che la città pullula di bellissime russe che potrebbero far confondere queste soleggiate latitudini con quelle molto più innevate del Nord Europa…

Così, vuoi per cavalcare l’onda, vuoi per solcare la neve (con un colpo al cerchio e uno alla botte), ecco anche ricomparire sugli scaffali delle librerie il più classico dei libri in materia di amore…

Penserete: finalmente, era ora di rispolverare Ovidio e la sua “Arte di amare”…!

E vi sbagliereste di grosso. Nemmeno i sonetti erotici di Neruda potrebbero mai fare i conti col più ardito dei libri in materia “hot” e dintorni. Il Vangelo, nel settore. E infatti sugli scaffali della Fnac è ricomparso Lui. L’unico, inimitabile, autentico ed ineguagliabile Kamasutra.

kamasutraSimpaticamente rivisitato per diventare uno scherzoso fumetto, da esibire con nonchalance accanto alla casa di Masha e Orso e magari, una volta fatto il suo ingresso nelle nostre case, affiancarsi al Galateo o a un qualche Cucchiaio d’oro in dote dalla nonna.

Insomma: in questi magici giorni dove tutto sembra diventare lecito, chiunque può dare una sbirciatina alle illustrazioni didascaliche dei libri dedicati alla seduzione… Quasi si trattasse dei migliori documentari di Piero Angela sulla copulazione dei lepidotteri, con annessi colpi di scena. Ed ecco dunque prolificare consigli fai da te su come riaccendere la passione. Materia in cui tutti sembrano proclamarsi esperti, salendo in cattedra come professori.

Volete una breve sintesi della mia personale “top ten” in materia?

Nell’ordine, ho trovato lezioni sul tema: «come conquistarlo col bondage» (senza però rischiare di soffocarlo), «mille idee per scatenare la sua fantasia con una telefonata hard» (vietato parlargli del sugo cucinato per la cena, e se ti scambia per la segretaria fattene una ragione), e infine «come improvvisare uno striptease casalingo» senza confondersi di grembiule! (Nel caso, fate attenzione: la frusta a cui si riferiscono i manuali non è quella per montare la chiara d’uovo!)

Se penso che una volta ci si limitava a scambiarsi le tenerissime immagini di Love is… coi due innamoratini inspirati a Peinet, non si può dire che i tempi non siano cambiati!

Ma torniamo a Montecarlo e al nostro fantastico San Valentino. Per essere precisi: uno “sparkling” San Valentino. Come i diamanti delle vetrine dei nostri gioielli rigorosamente luxory. Mica delle vetrine qualsiasi!

Più che colazione da Tiffany, qui si potrebbe fare un bouffet pantagruelico servendoci a piene mani da Chopard, Cartier, Damiani, Zeg and Cerlati, e da tutte le favolose gioiellerie del Principato da poterci imbandire intere cene di Natale per tutte le generazioni a venire.

…Tranne il fatto che, se non avete preso appuntamento, a meno che siate già molto conosciuti, nemmeno un veloce caffè vi sarà concesso. E se per caso, sentendovi un po’ delle pantere in esilio dall’Italia, ne varcherete la soglia con la bella idea di vestirvi di rosa… il rischio che sospettino di voi diventerà praticamente certezza.

shoppingRisultato: date retta a me, vi conviene fare inversione di rotta e con un breve esame di coscienza, rinunciando ai vostri sogni di sfarzo, ripiegare più modestamente su un altro classico di sempre. Molto chic, ma anche nazional popolare, volendo, con beneficio per le vostre tasche. Come quella canzone della nostra italianissima Gianna che diceva fuori dai denti “Voglio il tuo profumo”. (…D’accordo: e allora vedi di regalarmelo! ). Che se aspettate che ci pensi lui, alla vostra fragranza del cuore, potrete anche attendere lunghi noviluni in cui, complice la pioggia e l’umidità, il vostro odore sarà più simile a quello della Loba, e senza nemmeno la tutina sexy di Shakira!

Meglio dunque organizzarsi per tempo, nel caso… Con la consolazione che, se per il mondo inglese, più pragmatico, «diamonds are girl’s best friends!» (forse se ne sono fatti una ragione!), il più sofisticato allure francese suggerisce che in fondo nella vita c’è anche molto altro….sussurrandoci un segreto … che les parfums sont la voix du plaisir. L’anticamera del desiderio, il preludio di notti infuocate. L’elisir della seduzione di cui a San Valentino non si può proprio fare a meno.

E niente come le profumerie del Principato, veri salotti dedicati ai sensi, potrebbero persuadervi che non ci sia regalo migliore che lasciarsi avvolgere da questa nuvola olfattiva dal potere ipnotico…

Il problema di sperimentare tutte le nuove fragranze del momento senza però dover accendere un mutuo, non era per me sotto valutabile. Considerato il fatto che nella mia mappa personale avevo segnato almeno una decina delle profumerie veramente al top che non potevo di certo disertare.

instante romantique

Così, pensa che ti ripensa, finalmente mi è arrivata in soccorso l’idea giusta.

Dovevo escogitare una strategia segreta per assaporare ogni più esclusiva fragranza del momento senza però sentirmi pressata dall’incombenza di dover finalizzare l’acquisto.

La soluzione era presto trovata: mi sarei dichiarata come portavoce ufficiale dello «Sniffa-Parfum Tour». Un vero sballo per l’olfatto da me personalmente ideato!

Ora vi spiego le regole del gioco da me modestamente inventato (anzi, credo che potrei anche chiederne i copyright, nel caso la cosa prenda mai piede).

Si entra nella profumeria esclusiva da voi puntata per l’avanscoperta. E si finge di cercare il profumo che «lui» vi dovrà regalare per la festa degli innamorati. Missione perlustrazione: mai lasciarlo all’iniziativa propria, (…a meno che sia gay o bisessuale e non ve lo abbia ancora detto… e allora sono guai).

Perché gli uomini, quelli tradizionalmente orientati intendo, non hanno nessun gusto in materia di profumi. Avete mai sentito quando escono dalla palestra e a volte evitano di farsi la doccia «tanto fuori piove e non si sente», oppure «è primavera e mi asciugherò strada facendo»? Contro ogni secolare dogma in materia di olfatto, e infrangendo le più banali regole del buon gusto, solitamente confondono la rosa con la vaniglia, il floreale con il gourmand, e perciò rischiereste che, lasciato barbaramente alla propria iniziativa, vi regali un’acqua di colonia senza sapere la differenza con il nobile eau de parfum. «Perché la prima era significativamente più economica e a dire il vero mi sembravano uguali, no?»… o orrori del genere!

Dicevo: entrate nel negozio in perlustrazione, e fate attenzione a scandire bene le parole magiche «regalo di San Valentino».

Dovrete assicurarvi che la commessa abbia il tempo necessario per elaborare il fantastico dato, cosa che verificherete con assoluta certezza solo quando i suoi occhi assumeranno la forma di dollaro, in stile Paperon De’ Paperoni. E così nel giro dei successivi cinque secondi vi sarà dischiusa l’anticamera dei Tesori d’Oriente, il sentiero proibito per entrare nei segretissimi e voluttuosi giardini del Gran Visir.

… vuoi sapere come va a finire questa esilarante avventura?
Leggilo su “I Love Mammy in Montecarlo. Come sopravvivere a una vita glitter

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